Adatto ai bambini dai 5 agli 11 anni e per tutti
Dopo aver attraversato l’Europa per sfuggire alle persecuzioni religiose, Guglielmo Scrollalanza, al secolo Michelangelo Florio, giunge a Strattford, deciso ad affermarsi in quella terra di libertà con le opere del suo ingegno che conserva ben chiuse nella sua valigia. C’è solo un problema: non conosce la lingua e nessuno sembra disposto ad aiutarlo. Fortunatamente dalla valigia delle sue creazioni escono fuori due delle sue magiche creature, Ar...
Adatto ai bambini dai 5 agli 11 anni e per tutti
Dopo aver attraversato l’Europa per sfuggire alle persecuzioni religiose, Guglielmo Scrollalanza, al secolo Michelangelo Florio, giunge a Strattford, deciso ad affermarsi in quella terra di libertà con le opere del suo ingegno che conserva ben chiuse nella sua valigia. C’è solo un problema: non conosce la lingua e nessuno sembra disposto ad aiutarlo. Fortunatamente dalla valigia delle sue creazioni escono fuori due delle sue magiche creature, Ariel e Puck, che lo aiuteranno nell’impresa di trasformarsi in breve in un perfetto gentleman e prendere finalmente una nuova identità: Sir William Shakespeare.
L’utilizzo del bilinguismo all’interno dello spettacolo teatrale consiste nell’alternanza di L1, la lingua madre del fruitore (in questo caso l’italiano) ed L2, la lingua straniera (nel nostro caso l’inglese). Questa alternanza è codificata in modo da permettere la piena fruizione e comprensione di ciò che accade sulla scena e allo stesso tempo facilita l’assimilazione e l’apprendimento della lingua straniera. In una storia di incontri linguistici e culturali, l’uso del bilinguismo risulta allo spettatore, oltre che logico, anche magico e affascinante, connotato di urgenza semantica e inteso come reale veicolo
comunicativo, funzionale e strutturale. Il linguaggio e i costrutti utilizzati sono di livello Elementary, adatti a bambini che hanno da poco cominciato ad approcciarsi alla lingua inglese, ma anche a chi lo studia già da un po’.