Lo spettacolo viene riproposto in un’ambientazione in stile anni ’50 con musiche, costumi e balli dell’epoca. Rivisitando un decennio di moda e mondanità ma anche di guerre cruente e di paura per le sorti dell’umanità.
Il Re di Navarra Ferdinando e i suoi nobili amici hanno fatto giuramento di non dedicarsi a niente, che non sia lo studio, per tre anni di seguito; è quindi esclusa la frequentazione di compagnie femminili, ed anche la sia pur minima confidenza con una donna. Proprio quando è o...
Lo spettacolo viene riproposto in un’ambientazione in stile anni ’50 con musiche, costumi e balli dell’epoca. Rivisitando un decennio di moda e mondanità ma anche di guerre cruente e di paura per le sorti dell’umanità.
Il Re di Navarra Ferdinando e i suoi nobili amici hanno fatto giuramento di non dedicarsi a niente, che non sia lo studio, per tre anni di seguito; è quindi esclusa la frequentazione di compagnie femminili, ed anche la sia pur minima confidenza con una donna. Proprio quando è ora di mettere in pratica il proponimento, giunge alla corte di Ferdinando la figlia del re di Francia, insieme alle proprie dame di compagnia, inviata dal vecchio padre per discutere di alcune cessioni territoriali: i giovani spagnoli non appena ricevute le nobili francesi in nome del protocollo di corte, si scoprono tutti innamorati chi dell'una chi dell'altra.
In parallelo Shakespare ci presenta una serie di personaggi “bassi” che popolano la Corte di Navarra costruiti sul modello delle maschere della Commedia dell’Arte: Don Armado un capitano innamorato, Bruscolino, Melacotta e Giachenetta servi scaltri o pasticcioni, Oloferne un prete pedante. Le vicende di questi due mondi si intrecciano grazie a una serie di fraintendimenti ed esilaranti scambi di lettere d’amore.
Seguono tutta una serie di schermaglie amorose, anche perché quello che da parte degli spagnoli è un sentimento sincero, dalle giovani dame viene scambiato per frivolezza; ma Ferdinando e gli altri rivelano definitivamente tutta la pienezza dei loro sentimenti, un messo porta la notizia della morte del re di Francia e le quattro giovani dame devono abbandonare la Spagna per tornare in patria. Prima, però, compresa la sincera natura del sentimento dei nobili spagnoli, si fanno promettere che questo amore sarà messo alla prova da un anno di eremitaggio, alla fine del quale, se il proponimento sarà rimasto immutato, acconsentiranno alle loro richieste.
Il lieto fine è rimandato e la commedia si conclude, con geniale innovazione, con una separazione generale. Shakespeare lascia però aperto il finale con l’intenzione di dargli un seguito con “Pene d’amor ritrovate”, una seconda puntata scritta dal Bardo ma mai ritrovata.
Cast
Lord Birun:
Riccardo Ballerini
Lord Dumain:
Luca Bondioli
Principessa di Francia:
Azzurra Fiume
Boyet:
Raffaello Fusaro
Maria:
Eleonora Godano
Bruscolino:
Marica Gungui
Giachenetta:
Margherita Massicci
Don Armado:
Andrea Ricciardi
Oloferne:
Riccardo Ricci
Re di Navarra:
Mauro Santopietro
Rosalina:
Roberta Santucci
Melacotta:
Arpad Vincenti
Regia:
Francesco Manetti
Maestro movimenti di scena:
Stefano Cianfichi
Costumi:
Susanna Proietti, Marco Calandra
Disegno luci:
Umile Vainieri
Aiuto regia:
Sandro Maria Campagna
Fonico di sala:
Franco Patimo
Fonico di palco:
Roberto Samassa
Sartoria:
Marco Calandra
Amministrazione:
Teresa Rizzo
Produzione esecutiva:
Alessandro Fioroni